Gentile Dottoressa,
sono una donna di 40 anni e da qualche tempo sto pensando di contattare un nutrizionista per dimagrire perché sono un po’ in sovrappeso. La mia più grande paura però (ed è ciò che mi ha sempre impedito di iniziare una dieta) è quella di dover rinunciare ai dolci… in particolare al cioccolato fondente… che a me piace tantissimo.
Lei scrivo per chiedere il suo parere sul fatto di voler dimagrire ma nel contempo di non riuscire a rinunciare ai cibi che mi piacciono parecchio e in particolare al cioccolato.
La ringrazio.
Cara lettrice,
frequentemente il fatto di rinunciare ai dolci o in generale ai cibi che piacciono (e che di solito sono molto calorici) è uno dei motivi che porta all’abbandono di una dieta o, nel suo caso, alla rinuncia a perdere peso.
Questo accade perché conseguentemente all’eliminazione dei cibi che ci piacciono, subentra un forte desiderio che ci spinge proprio verso quei cibi “proibiti”, sollevando una voglia irrefrenabile di mangiarli.
Nel momento in cui, poi, si cede a tali voglie, si innesca un circolo vizioso di “dieta-trasgressione” in cui si sperimentano stati negativi di senso di colpa, frustrazione e perdita della fiducia in stessi per non essere capaci di “resistere” alle tentazioni.
In genere questo circolo si può ripetere più volte con la convinzione che solo la “forza di volontà” o “lo spirito di sacrificio” siano le soluzioni per resistere alle tentazioni e non che si possano apprendere altre strategie alternative per la gestione della propria alimentazione e conseguentemente del peso corporeo.
Un primo concetto utile per coloro che si trovano a combattere con le “voglie di cibi proibiti” è che “non ci sono cibi proibiti” e non esistono neanche i “cibi buoni” e i “cibi cattivi”.
Non c’è alcuna ragione per ritenere che si debba eliminare totalmente un alimento dalla propria dieta solo in virtù del contenuto calorico…perché il fatto di prendere peso è nella maggior parte dei casi una questione di “quantità” di cibo che mangiamo, ossia di calorie che assumiamo con l’alimentazione e che sono maggiori di quelle che consumiamo.
Dal momento che lei riferisce di non essere obesa ma solo in leggero sovrappeso, se dalle analisi del sangue non risultato livelli di glicemia alti, se l’assetto lipidico è nella norma, il mio consiglio è quello di non privarsi totalmente dei dolci ma di limitarne la quantità e soprattutto di valutarne la qualità.
Per esempio, al cioccolato fondente, che a lei piace particolarmente, sono state riconosciute numerose proprietà benefiche per le pareti delle arterie, proprietà antiossidanti date dal contenuto di flavonoidi ed effetti antidepressivi associati alla produzione di endorfine.
Quanto cioccolato si debba consumare per aiutare i vasi sanguigni non è ancora noto, così come non ci sono ancora dati sufficienti per calcolare quanto il consumo di cioccolato possa aiutare a ridurre le malattie cardiovascolari. Quello che secondo gli esperti è certo è che il cioccolato è un alimento che aiuta a mantenere in salute il sistema cardiovascolare.
Altre tipologie di dolciumi, invece, soprattutto quelli industriali, contengono grandi quantità di grassi dallo scarso valore nutrizionale e soprattutto nocivi per la salute del cuore dal momento che causano un innalzamento del colesterolo definito “cattivo” (ldl).
Quindi, preferisca il cioccolato fondente ai dolciumi industriali e cerchi di limitarne la quantità e la frequenza settimanale di consumo.
Infine, se è intenzionata a perdere peso, tenga conto del fatto che seguire un’alimentazione moderata, non eccedente in grassi, é l’unica soluzione possibile, poiché é ormai ampiamente dimostrato che le diete rigide e restrittive sono, nella maggior parte dei casi, destinate a fallire e a peggiorare il controllo del peso corporeo.
Dr. Cinzia Alfonsi
Biologo Nutrizionista
Scrivere a: info@lanutrizionista.it
